domenica 4 settembre 2011

Clavierissima

Sta mattina la pioggia ha aggiunto un po' di pepe alla mia impresa, una granfondo in single speed.
La Clavierissima a Claviere, 42 km e 1.500 metri di dislivello.
Saranno stati più di 15 anni che non facevo una gara di cross country, non mi ricordavo più cosa volesse dire partire tutti assieme, 3-400 persone, l'odore delle creme scalda muscoli, le bestemmie di qualcuno che invece di divertirsi si stressa. Impressionante la quantita di borracce sul percorso, nei primi 6-7 km ero continuamente stupito, poi ci ho fatto l'abitudine. Io ho bevuto una borraccia in 42 km... e ovviamente l'ho riportata a casa. Incomentabili quelli che mangiano barrette e bevono pozioni magiche da fialette di plastica e buttano tutto per terra, l'ho visto fare da gente che era con me, non da chi si stava giocando il mondiale...
Ad ogni modo, con il pettorale 521 sono partito dall'ultima griglia e dall'ultima fila. Credo di essere stato l'unico a fare la gara in singlespeed e di sicuro l'unico con i pantaloni larghi...
La pioggia non è stata male, si stava bene di temperatura, unica pecca, il fanghetto rallentava parecchio le ruote in salita, con un'effetto tipo colla.
Già dalla prima salita mi sono accorto di essere in giornata, la gamba girava bene e anche l'ipod ha scelto delle canzoni perfette per ogni momento, Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, sulle ultime rampe della salita ai gondrands, con il cielo nuvoloso che si apriva, mi ha strappato un sorriso. Così come la versione dei Metallica di Last Caress dei Mysfits mi ha caricato sulla prima discesa.
Ho avuto un solo momento di sconforto, negli ultimi 3-400 metri di salita, una militare ripida, con fondo di sassi e terra che con il fango sembrava colla, sapere che erano gli utimi metri mi ha fatto desiderare di scendere e spingere a piedi, poi un'altro corridore, mi ha guardato, non riuscivamo a parlare dalla fatica, ha indicato il mio unico pignone e mi ha fatto il pollice, è stato come se mi avesse spinto, mi sono alzato in piedi e ho spinto ancora di più fino a scollinare. Da li solo discesa fino all'arrivo, single track all'inizio e poi piste da sci, da 60 km/h.
Devo dire che lì le 29 hanno fatto la differenza...
Dove ho dato veramente il meglio di me è stato sui singletrack, in salita o discesa che fossero, ho sorpassato un sacco di gente. Mi sono stupito pure io di quanto ne avessi nelle gambe negli strappi e nei rilanci.
6 mesi fa mi avessero detto che avrei fatto una granfondo, per giunta senza il cambio, sarei scoppiato a ridere...
Non so chi abbia vinto, so che ci ho messo 40 minuti più di lui, ho chiuso al 124°posto, per me è come se avessi vinto io...
anzi ho vinto io!

6 commenti:

  1. grande ambro! bel racconto :)
    Missing

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  2. e vero hai vinto tu ....bravo

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  3. ..come sempre GRANDIOSO!!!!! :) sei il numero 1!!

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  4. Ci credo che per è te come se avessi vinto! Hai portato a termine un'impresa epica! Molti vanno in bici per il fine di fare le gare e si allenano in funzione di quello. Tu invece hai chiuso la gara e bene considerata la tua single speed e con nelle gambe solo l'allenamento che la tua passione e voglia di pedalare per puro divertimento personale ti hanno messo. Tutta la mia stima poi va a te perché giustamente ti stupisci di vedere borracce e carte per terra... evidentemente per tutti gli altri è diventato normale e lo tollerano, molti addirittura lo fanno... non bisogna smettere mai di stupirsi e meravigliarsi, nel bene e nel male. Quelli che ci riescono sono coloro i quali lasciano acceso qualche barlume di speranza per il genere umano...

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  5. Grande Ambro! Si aggiunge un altro E.T. nel mondo dei single-speeders!

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  6. cambia nome ambro, singleitaly così magari ti scrivono anche le caldone!
    ciccio

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