martedì 28 giugno 2011

Il tempo passa

 
Mi è venuto in mente domenica sera, prima di svenire sul cuscino, mentre mi godevo mio figlio dormiente tra mia moglie e me nel lettone...
2 giorni di Montagna, famiglia, amici e oviamente bici...
Sabato rimpatriata con Carlo Sabbia e Fabio Rododendro, fatti 2 rapidi conti, erano circa 17-18 anni che non pedalavamo assieme, non che sia cambiato molto, loro freschi a chiacchierare, io dietro a soffrire per tenere il passo.
Abbiamo fatto un bel giro, da Monginevro al Lago dei 7 Colori e discesa su Claviere.
Forse una delle mie discese preferite, lunghissima e varia, su sentiero naturale, con un flow incredibile, meglio di un bike park!
Domenica invece, bikepark di Monginevro, e dopo quasi 10 anni di nuovo su una vera bici da discesa, la Intense 951 del mio capo Luca, l'ultima dh che ho guidato era una Intense M1, era il 2001.
Beh inutile dire che è tutto cambiato...
17 anni per ri-pedalare con gli amici dell'adolescenza, 10 per ri-guidare una bici da discesa, il tempo passa per davvero...

giovedì 16 giugno 2011

Testa e gambe

Me l'ha detto Yoda alla 24h di finale, quando mi ha sorpassato con la sua Niner da 29" Single-Speed.
Testa e gambe un bel mantra per quando si fatica in bici.
Ieri ho fatto la prima uscita con la mia Single-Speed, mi è piaciuto molto, ma non ho dovuto ricorrere al mantra di Yoda.
Di ieri la cosa che mi è piaciuta di più è stata uscire in bici con una bella compagnia di amici.
C'erano mia moglie Anna, di nuovo in sella dopo 2 anni, Carlo e la moglie Betta, che faceva il suo primo giro in bici.
Abbiamo trovato fango e radici bagnate, ottime condizioni per una neofita...
Ed infatti Betta al primo tratto in discesa ad inizio giro, ha fatto una brutta caduta, procurandosi una bella botta allo stinco, non credo che Betta conoscesse il mantra di Yoda, ma secondo me l'ha applicato alla lettera.
Ha stretto i denti e ha continuato il giro. Testa e gambe, vale anche nella vita, se cadi, testa e gambe ti rialzi e riparti.
Proprio una bella serata.


lunedì 13 giugno 2011

Lo stiamo perdendo...

"Eppure il lattaio, mi aveva detto qualcosa... ma non riesco a ricordare".
E' stato il mantra di tutta la settimana scorsa quando, tornando a casa sotto l'ennessimo temporale estivo guardavo la bici in garage e pensavo al Barella Invitational.
Mantra che mi sono trovato a ripetere domenica mattina alle 7.30 quando contromano rispetto ai surfisti diretti al mare, imboccavo l'autostrada da Viareggio a Carrara.
Un bel sole di giugno baciava la costa della Versilia, i surfisti e le numerose ragazze al loro seguito, io puntavo verso le nubi delle Alpi Apuane...dove ad attendermi, accogliermi e guidarmi c'erano i ragazzi dell HUTR e friends.
Partiti per il giro, ecco che il tantra torna nella mia mente, facendomi perdere la serenità...
Inizia la salita e il tantra continua e il cielo si incupisce, finalmente una pausa per attaccare la famosa via del Soldato, strada di bosco, con fondo sabbioso.
Stefano mi avverte, ci sono un paio di rampe bastarde, io abbasso lo sguardo sulla ruota e comincio spingere sui pedali, arriva il primo strappo, e sbaraam la ruota dietro perde grip, pedalata a vuoto e io mi illumino!
Il lattaio mi aveva detto di mettere una gomma artigliata dietro al posto del mio semislick!
La mente mi si sgombera di colpo e ritrovo la giusta serenità per partecipare al Barella Invitational!
Ma quanto durerà questa serenità?
Sicuramente tutti e 25 gli interminabili chilometri di salita fino a Campo Cecina.
La mia mente è serena, il celo è sempre più nero e io mi ritrovo con il gruppo di testa, dove a fatica tengo il passo di Yoda, che da buon single-speeder pedala un rapporto improponibile sempre in piedi e sempre chiaccherando amabilmente, mentre io fatico a pensare.
La visibilità diminuisce e ci troviamo ad essere fradici dall'umido che ci circonda.
Siamo arrivati! Ci aspetta un bel caminetto acceso e un panino crudo e fontina...
Intanto il gruppo si compatta e ci si prepara per la prima discesa... Il Pedofilo...
Pietre e radici il tutto condito dal 300% di umidità che le rendeva molto viscide, preso di nuovo atto che l'ammonimento del Lattaio era più che corretto, mi metto in modalità safe e decido di non spingere troppo...  faccio sfilare gran parte dei partecipanti al reality del Barella Invitational e parto tra gli ultimi.
Il geometra mi fa vedere che cadere non è così difficle ma si rialza subito. Intanto comincio a interpretare i segni della natura, a calcolare le driftate e a prendere confidenza, mi ritrovo secondo, preceduto da un local con santa cruz rossa e voglia di velocità.
Arriviamo alla fine del sentiero e siamo abbastanza sereni ma molto felici.
Ricompatatto il gruppo, percorriamo a ritroso un pezzo della Via del Soldato e ci prepariamo ad imboccare il Barattini.
Barella fa le presentazioni, io sono sereno e partiamo.
L'inizio pianeggiante invoglia alla serenità, poi aumenta un poco la pendenza e il ritmo di conseguenza, sono un po' meno sereno, molto molto felice.
Davanti ho Barella, preceduto dal local con la santa, Dietro rumori di bici in discesa, guidiamo bene, il sentiero è stupendo, passano i km, curve e controcurve, toboga da urlo!
Barella grida " fermiamoci ad aspettare gli altri!", non sono più sereno e grido "NO! andiamo!" e penso fanculo tutto andiamo!
L'attimo di esitazione ci è fatale, il local della santa diventa World Cup e ci stacca, Barella ed io alziamo ancora di più il ritmo, eccolo penso, lo vedo, lo posso raggiungere, lo voglio prendere.
Non c'è ombra di serenità in me.
"Dai Barella molla sti freni che lo stiamo perdendo!" grido "LO STIAMO PERDENDO!"...
Barella in Superman davanti a me, è un'attimo, l'impatto violento ma aggrazziato, il bosco lo accoglie, lo abbraccia, e ce lo riconsegna un po' più pallido ma abbastanza intero.
Avremmo dovuto fare ancora una salita per poi fare un'altra discesa, ma il giro è finito con la fine del Barattini.
Sono di nuovo sereno.
E' stata una giornata memorabile passata in ottima compagnia su percorsi stupendi.
HUTR sono proprio una bella banda e la maglia che mi hanno dato la porterò in giro per i mie trail con grande orgoglio.
Questa è la traccia del giro
http://connect.garmin.com/activity/92062326









http://connect.garmin.com/activity/92062326

giovedì 9 giugno 2011

Fare la borsa

Che bello è fare la borsa con la roba per andare in bici?
Poi dopo una settimana di pioggia, non ha prezzo!
tanto che l' ho fatta un giorno prima.
Domenica Barella Invitational...
"Solo" 22 km di salita...

martedì 7 giugno 2011

THAT'S MOUNTAINBIKING-VACANZE TOSCANE

Sono tornato da 10 giorni di mare, famiglia e ottima mountainbike.
Oggi piove, la voglia delle 3 cose continua, ho voglia di sole,di stare con Anna e il piccolo Enrico e ovviamente di girare in bici.
Anche se in 10 giorni di vacanza ho fatto un sacco di km a pedali...
Ho fatto 4 giorni a Punta Ala per il Funky Day in compagnia di vecchi e nuovi amici, ho girato con Luca Masserini, Marco Contasti e tanti altri.
I singletrack della Maremma sono sempre stupendi, si passa dalla sabbia alle rocce, con tratti velocissimi o ultratecnici. Peccato che visto che ero li come Guida, ho fatto tutti i giorni lo stesso giro, cambiando per una volta i compagni invece dei percorsi
Credo che la zona abbia un potenziale esagerato perla Mountainbike e se i locals cominciano a dare un po' più di flow ai sentieri, diventerà una vera e propria mecca delle ruote grasse.
Poi, da lì, una volta caricati famiglia e bici sul furgone, ci siamo spostati un po' più a nord, solo dopo un paio di giorni di ozio ho cominciato a mandare sms a tutti gli amici della zona e così mi hanno organizzato un bel giro dalle parti di Massa Marittima.
Ritrovo con Nencio (Roberto Nencini), Thomas Daddi (il boss del campeggio di Punta Ala) in un'agriturismo
con piscina, ristorante e il più grosso pump track d'Europa...
Incredibile Giro in una miniera di ferro etrusca, avremo incontrato almeno 3 grupponi di mountainbiker stranieri che con le loro guide giravano per la miriade di sentieri.
Ueppa (Marco Tiberi) mi ha fatto fare il famoso Canyon... un single track incredibile dentro un canyon alto un paio di metri.
Finito il giro col sorriso, tempo di caricare la bici sul furgone e si è scatenato un mega acquazzone...
Intanto il lattaio (Simone Del Sarto) da Massa, stava organizzando un giretto da 1.200 metri di dislivello...
ritrovo un paio di giorni dopo a Marina di Massa, che è ha più di 100 km a nord di Massa Marittima...
Siamo Io, mio cognato Fede, assieme abbiamo cominciato a pedalare la nostra collina vent'anni fa, sul posto raggiungiamo il lattaio, Stefano che sono i locals e Meteora (Davide Bernacchi), storico riders della nostra New school mountain bikeng di inizio millennio...
Il giro è stato stupendo, la compagnia eccezzionale, ma devo per forza menzionare un sentiero del lattaio
LO CHATEL: Cito Federico che super entusiasta al fondo ha detto: "uno dei sentieri più belli che abbia mai fatto!"
Durante tutti questi splendidi giri un po'parlandone con gli altri, un po' pensandoci quando la salita mi toglieva il fiato per parlare sono giunto a questa conclusione.
Io e un sacco di amici non facciamo Enduro, Gravity, Dh, Xc, Backcountry o Free ride, facciamo mountainbike, così come lo facevamo vent'anni fa e così come,c redo lo facessero gli hippyes di Marin County (senza O, è giusto) ancora prima.
That's Mountain biking!

QUALITA' NON QUANTITA'

23 Maggio
Qualità non quantità

Di ritorno da Finale Ligure, con la mia seconda 24h da racer. Ottima squadra, gente mai vista ma talmente simpatica che dopo pochi minuti eravamo compagni di Bici da una vita.
Finale è la mecca della Mountain bike, girarci in bici, per gare o gite è sempre un piacere.
La 24h è l'evento Race meglio organizzato in Italia al quale abbia mai partecipato.
La festa della mountain bike, dai racers incalliti con telai in carbonio e reggisella integrati, ai solo col Single Speed ai week end warrior con tanto di bici da Fr e protezioni, tutti uguali a pedalare, sudare, prendere polvere e godere delle discese e dei panorami mozzafiato.
Ho girato forte, considerato che nelle gambe avevo 140 km da inizio anno.
Si ma che 140 km? fatti dietro casa, sui senteri di Superga e della Maddalena,
con salite dure e discese da urlo
Km di qualità appunto.

BACK IN THE SADDLE

24 aprile
back in the saddle

Primo giro in bici dell'anno, lo so sono scandaloso, è tardi e dovrei aver cominciato prima, ma così è la vita
Beria Grande e 600 un classico, 16 km... La salita mi stava per uccidere, tutti gli anni alla prima salita penso
a mia moglie che viene in bici poco ma che in salita senza allenamento non molla mai.
mentre pensavo a lei, ho visto 2 cani giocare affettuosamente con un gatto in mezzo al sentiero. Ho pensato ALLUCINAZIONI
poi i proprietari mi hanno rassicurato, portano sempre cani e gatto a spasso nei boschi...
sta sera ho malissimo al sedere, le gioe della bici.